Sei anni di pensione

Sei Anni!
Sono volati!
Mi sembra ieri quando, con le lacrime agli occhi,  salutai la Bandiera della SMIPAR ( prima avevo salutato, ma con un groppo in gola molto più piccolo ) quella della 46 Brigata Aerea), e.... siamo già nel 2003!

A volte può sembrare, se non si hanno interessi, che i giorni non passano mai, come dice una vecchia canzone, ma, volgendosi indietro ci si accorge che gli anni... rotolano come valanghe.
Cosa ho fatto in questi "velocissimi" sei anni?  Tante, tantissime cose!
 Innanzitutto mi sono sistemato a Pretoro, un piccolo paesino di mille anime, arroccato sotto la Maiella, dove la qualità della vita è, a dir poco, eccellente.
Ho comprato - con la liquidazione - una vecchia casa, l'ho ristrutturata e... me la godo. Il mio indirizzo, numero di telefono, e-mail sono noti a tutti e... coloro che passano da queste parti saranno sempre Benvenuti (non speventarti Lillo!!!!): una bottiglia di buon vino da scolarsi vicino al camino d'inverno o in giardino d'estate non mancano mai.
Ed ancora gioisco della vita serena che mi riservano la maturità, le esperienze fatte e, soprattutto, mia moglie - la cara Liana, sposata in tarda età, come molti sanno, ma non per questo con meno gioia, meno determinazione, meno affetto.
Ogni mattina, ad ogni risveglio è un nuovo riscoprire la vita.
Le esperienze passate però mi hanno insegnato ad apprezzarla giorno dopo giorno, per evitare, come spesso accade, di dire, voltandosi indietro, "allora si che stavo bene". No! Ora, ogni sera andando a letto serenamente riconosco tutto ciò che di bello mi è capitato durante il giorno e lo apprezzo.
E questo penso che sia l'insegnamento primo.
Poi... le giornate volano: ho ripreso a dipingere e sembra che la critica apprezzi i miei lavori.  Curo i francobolli accantonati in decenni in cui non potevo fare altro che....ammucchiarli.  Leggo molto e... lavoro al computer suscitando le lamentele di Liana che gradirebbe qualche aiutino in più. E poi lo sci, le escursioni in montagna - dalla Valle di Aosta all'Appenino Tosco Emiliano (qualcuno ricorda per caso Pievepelago o S.Anna Pelago?), da quello Abruzzese all' Aprica, dalla Valmalenco all'Adamello: insomma non sto mai fermo!

Gli acciacchi ci sono, e chi non ne ha con la vita che abbiamo fatto!, ma con un Aulin e/o un Voltaren diciamo che passano.
E così di 'obiettivo' in 'obiettivo' il tempo passa arricchendomi ogni giorno di più.
Tutto bene?! No! Qualche cruccio l'ho anch'io.  Essenzialmente sono due: il non aver avuto figli, per cui tutto ciò che ho fatto e faccio è fine a se stesso e, ma molto, molto meno importante, il rammarico di aver avuto sempre "il pugnal fra i denti' e, per amore della vita attiva, non aver frequentato la Scuola di Guerra il che mi ha fatto lavorare sempre per gli altri e mai "pro domo mea".
Ma... se dovessi rinascere rifarei tutto da capo (lavorando questa volta per me).
Rincomincerei dall'Accademia che mi ha avviato alla vita dandomi l'opportunità di fare tante, ma tante cose, che i miei coetanei, coloro che nel 1957 si diplomarono con me, nemmeno hanno mai immaginato di poter fare.

Ciao ragazzi.

La pagina personale | La presentazione | 40 anni di vita militare | La pittura | Album fotografico |