La pagina personale di
Giovanni Papini



Ecco la mia pagina personale.
Avrei preferito esprimere maggiore fiducia nell'Istituzione che ho servito. Non sono abituato a dire bugie.Spero che nessuno me ne voglia.

Sono nato ad Arezzo da una semplice famiglia operaia e sono l'unico ed ultimo componente di questo ramo dei Papini che abbia mai intrapreso la corriera militare.
I miei trascorsi in accademia sono noti e non mi dilungo a ricordarli.
Posso solo dire che mi trovai ad affrontare un ambiente ed una professione dei quali non c'era traccia alcuna nel mio profilo genetico. Entrare in Accademia fú per me un salto nel buio.
Devo dire che ancora ringrazio questa Istituzione per la solida preparazione, nonché per gli insegnamenti di carattere etico e morale che mi vennero impartiti e che costituirono i1 fondamento sul quale sempre impostai ii mio comportamento di cittadino e soldato.
Affrontai la vita militare con slancio, passione ed energia, pur non riuscendo mai ad integrarmi completamente nell'ambiente.
Di una cosa sono certamente orgoglioso: aver servito nel Corpo degli Alpini.
Nel corso della mía corriera ho svolto incarichi di vario genere culminati nel comando della bellissima, ma defunta Brigata Alpina CADORE. Di questo privilegio sono grato.
Ho al mio attivo una lunga militanza negli ambienti internazionali, dove ho potuto constatare che le mie qualitá erano molto píú apprezzate di quanto non lo fossero, almeno apparentemente, in ambito nazionale.
Ho lasciato il servizio, a domanda, nel 1993.
Non venni mai convocato presso lo Stato Maggiore per un doveroso saluto. Di questo non sono grato al mio datore di lavoro.
Adesso ho molto dimenticato e tutto perdonato. Vivo ad Arezzo in collina con mia moglie Maria Grazia e con la famiglia di mía figlia Cristina che ha adottato uno splendido ragazzino di origine russa di nome DANIL
Sono sereno e coltivo gli olivi. Mi dedico ad una passione giovanile ritornata prepotentemente in tarda etá: la musita. Sono un dilettante abbastanza apprezzato.
Nella vita militare mi sono sempre comportato da Capitano, molto piú attento alle relazioni umane con il personale che non alla carriera.
Di questo godo appieno i frutti perché ho il ricordo tangibile che mi giunge costantemente da parte di molti dei miei passati dipendenti e di questo, alla fine della vita, mi sento grato, appagato ed orgoglioso.