Egregio Generale Dottor Guidoni,
prima di tutto mi scuso per il ritardo nella mia risposta alla sua gentile lettera, ma gli impegni della campagna elettorale mi hanno fatto accantonare e rimandare ogni altra "normale" attività, solo ora mi appresto ad affrontare e rispondere alla mole di missive che mi sono giunte.
Non le nascondo che le sue parole mi hanno fatto rivivere quell’emozionante giornata del 14 Marzo u.s., emozioni che non possono certo essere degnamente rappresentate da un breve saluto o da poche righe vergate su di un foglio.
I valori degli Alpini, i valori della nostra gente, il sentirsi al servizio della Patria e la condivisione di momenti che facciano conoscere quanto i nostri uomini nel corso della Storia hanno fatto è certamente una lezione di vita impagabile.
.. .e per questo sono io che ringrazio voi.
Le mie semplici parole di quel giorno erano sentite nel profondo del cuore, frutto di una profonda conoscenza maturata in questi anni all'interno delle Istituzioni, ma "iniziata" fin da piccola, incuriosita dai racconti dei nonni, servitori e costruttori della Patria, di questa splendida Lombardia nella quale sono tanto fiera di vivere.
La gratitudine è di certo uno dei sentimenti sinceri che scaturiscono da una conoscenza approfondita e puntuale di ciò che i nostri uomini in armi riescono a realizzare giorno dopo giorno con lo svolgimento del loro lavoro, ma voglio esprimerle e sottolinearle il legame imprescindibile di questo sentimento alla stima che provo per ognuno di Voi.
La ringrazio sentitamente per i doni che ha voluto inviarmi a ricordo di tale giornata, ma la ringrazio ancor più per la Sua missiva che conserverò con affetto tra i miei ricordi.