Esequie del Gen. Goffredo Canino

Intervento del Gen. Rolando Mosca Moschini


Perdonatemi se, al di fuori degli schemi previsti per questa toccante cerimonia, vi chiedo ancora qualche minuto di attenzione.
Sono stato allievo del Generale Canino; appartengo al 14° Corso di Accademia che il Generale Canino definiva "il mio amato 14° Corso".
E quale rappresentante oggi del 14° Corso desidero partecipare a tutti voi qualche breve riflessione in questo momento di grande dolore. Infatti, il dolore prevale su ogni altro sentimento ma, allo stesso tempo, esso è quasi temperato, per molti di noi, dalla consapevolezza di aver potuto conoscere a fondo, di aver potuto apprezzare l'uomo, il soldato, il Comandante, il servitore dello Stato.
Ed io, dicevo, ho conosciuto a fondo, come molti dei presenti, il Gen. Canino.
Sin dal 1958, l'allora Tenente Canino - mio istruttore in Accademia - ha saputo offrirmi insegnamenti, regole di vita, suggerimenti che sono risultati, e tutt'ora risultano, preziosi per affrontare i problemi di ogni giorno, per ottenere e mantenere i giusti equilibri.
Non ripercorro nel dettaglio la luminosa carriera del Gen. Canino; Monignor Marra ne ha già ben evidenziatole tappe più significative. Sono poi convinto che non ci siano parole sufficienti ad offrire un quadro esaustivo delle sue qualità.
Desidero però con voi, ed in particolare con i miei colleghi, ringraziarLo, esprimerGli sentita, profonda gratitudine per quanto ci ha dato.

La Sua generosità, il Suo amore per i collaboratori vicini e lontani (Goffredo Canino non ha mai dimenticato alcuno), il Suo pragmatismo nel rigoroso rispetto dei valori più nobili, la Sua passione per le Forze Armate, per l'Esercito che ha servito e comandato costituiscono fari che hanno illuminato anche il nostro percorso.
A Goffredo Canino siamo grati tutti noi come sono grati le migliaia di uomini con le stellette che sono stati da Lui guidati, migliaia di uomini e donne dipendenti civili della Difesa. Questo Gli rende giustizia, questo Lo compensa anche delle amarezze provate.
A Goffredo Canino sono grati l'Esercito, le Forze Armate, il Paese.
Il Presidente della Repubblica, la massima Magistratura dello Stato, Comandante Supremo delle Forze Armate, che ho l'onore di servire da vicino, ha accolto con profonda commozione la notizia della scomparsa del Gen. Canino e, come avete sentito, ha voluto partecipare il suo cordoglio al Ministro della Difesa, all'Esercito, ai familiari.
Goffredo Canino, grazie per la ricchezza che hai prodotto nei nostri animi. Ora che non ci sei più ci sentiamo più poveri.
Ci mancherai moltissimo, mancherai moltissimo ai tuoi allievi del 14° Corso che sono tutti idealmente qui accanto a me.
Resterai sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori.