Guidoni - Breve sintesi

  

Un cammino

durato (quasi) quarant'anni

 

Per realizzare quanto detto nel mio saluto,  ho preparato questa  scheda di presentazione così che, anche i colleghi  che durante il servizio militare hanno  percorso strade molto differenti e con i quali pertanto  è stato più raro incontrarsi , possano sapere a grandi linee, "come sono giunto alla meta" e le mie attuali attività, se avranno la voglia e la bontà e ... la pazienza  di seguitare a sfogliare le mie pagine personali.

 

 

CURRICULUM  VITAE

 

Terminato il regolare ciclo di studi,  sono stato assegnato al 1° Raggruppamento da posizione, successivamente trasformatosi in 73° Reggimento f. d’arresto.

Nell’Ottobre 1962 ho frequentato il corso di “Ufficiale addetto agli automezzi” presso la Scuola della Motorizzazione della Cecchignola di Roma.

Nel 1963, dopo la frequenza del corso di pattugliatore scelto, sono stato assegnato al 1° Reggimento Paracadutisti in Livorno. Promosso capitano (1964), sono stato assegnato alla Scuola Militare di Paracadutismo in Pisa, dove ho ottenuto le qualifiche di “Ufficiale ai malfunzionamenti”, “Comandante di pattuglia guida” ed “Addetto alla sicurezza in volo”.

Con la mia compagnia paracadutisti ho inoltre partecipato alle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione dell’autunno 1966.

Nel 1967 sono stato trasferito al III/68° Rgt.f. con sede a Brescia, partecipando dal Novembre 1970 ad Aprile 1971 alle operazioni di Ordine Pubblico per l’esigenza “Calabria” e nel 1972 al gruppo tattico in Puglia (nell’ambito della valorizzazione del fronte Sud).

Dopo il corso di lingua inglese presso la Scuola Lingue Estere di Roma, sono stato assegnato nel 1975 al comando Forze Terrestri Alleate Sud Europa in Verona dove ho ricoperto i seguenti incarichi:

- Comandante di compagnia trasmissioni  del J.S.S.G.;

- Property Account Officer del Comando  prima nel grado di Maggiore e poi di Tenente Colonnello;

- Ufficiale di collegamento con l'Unità paracadutista statunitense di sede a Vicenza.

 

A fine 1980 sono rientrato in ambito nazionale presso il Comando Brigata mecc. “Brescia” con l’incarico di Ufficiale addetto al Personale. Ho partecipato inoltre alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal sisma del 1980, prima come Ufficiale addetto alla Sala operativa per la provincia di Salerno e poi  presso il C.O.P. della Prefettura di Salerno.

Sono stato rilevato dall’incarico nel giugno 1981 per essere inviato in Palestina quale Capo Gruppo degli Ufficiali  Italiani Osservatori delle Nazioni Unite.

 

Durante la guerra in Libano ho operato nel Sud Libano con compiti di coordinamento e di collegamento con le milizie del Maggiore Haddad, in Beirut con compiti di collegamento con il Contingente italiano delle Forze Multinazionali ivi operanti, ed in tutta l’area per monitorare le varie fasi dei combattimenti.  Per dare un’idea dell’attività svolta, cito l’indagine espletata per una mozione siriana al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che accusava Israele di aver bombardato un villaggio di profughi palestinesi a nord di Damasco.  Ho accertato che i missili caduti sul villaggio erano stati sganciati da un caccia siriano, colpito durante i furiosi combattimenti nel cielo libanese, che si era liberato per sicurezza  del munizionamento prima di atterrare all’aeroporto di Damasco. Ovviamente il rapporto  fece decadere la mozione di accusa.

 

 

Rientrato in Patria (1983), ho assunto il comando del 157° btg. f. mot. “Liguria” in Novi Ligure. Significativi risultati sono stati raggiunti dai “Leoni di Liguria” nel campo addestrativi (campi d’Arma ed esercitazioni di protezione civile) e formale (partecipazione alla sfilata del 2 giugno a Roma in rappresentanza della fanteria motorizzata).

Al termine del comando sono stato assegnato al Comando Brigata mecc. “Brescia” quale Capo Sezione  di Stato Maggiore  dell’Ufficio Logistico.

Nel 1987 sono stato nominato Capo Gruppo degli Ufficiali Italiani  Osservatori  delle Nazioni Unite in India Pakistan. Durante questo periodo di particolare importanza è stato il contributo dato per la costituzione della Missione Militare delle Nazioni Unite in Afganistan ed il monitoraggio delle azioni militari svolte dai due eserciti  ad oltre  5.000 metri di altitudine, nelle montagne del Karakoram la cui vetta più elevata, il K2 è di ben 8.616 metri!

 

Rientrato in Patria (promosso Colonnello  con anzianità 1986) sono stato assegnato al Comando F.T.A.S.E. dove ho svolto i seguenti incarichi:

             - Landsouth Cimic Officer;

             - Aiutante di Campo del Comlandsouth;

             - Addetto alla Segreteria di Stato Maggiore;

             - Addetto all’Italnucleo,

ed ho frequentato i seguenti corsi :

             - NATO CIMIC/CEP Corse

             - NATO CFE Verification Corse;

             - 11° Corso di cooperazione  civile e militare dello Stato

               Maggiore Difesa;

             - Corso per gli Ispettori del trattato di riduzione delle

               Armi convenzionali in Europa.

Durante le esercitazioni NATO "Dragon Hammer" e "Display Determination" ho conseguito il brevetto di paracadutista statunitense ed il brevetto di paracadutista militare portoghese.

 

       
 

 
 

          

 
       

 

Nel 1992 ho assunto il comando del Distretto Militare di Monza che ho tenuto fino allo scioglimento dell’Ente, continuando anche a svolgere tutti i compiti connessi con l’incarico di Ispettore per i trattati di riduzione delle armi convenzionali in Europa.

Ho poi conseguito l’abilitazione civile al lancio a caduta libera con paracadute ad ala, cosa che non avevo fino allora  potuto realizzare in ambito militare.

 

Promosso Generale di Brigata, sono stato posto in ausiliaria per raggiunti limiti di età nel 1996.

Prima di lasciare il servizio ho subito un gravissimo incidente di lancio i cui postumi mi tengono ancora compagnia. Ciò mi ha precluso la possibilità di continuare a praticare il paracadutismo sportivo ed a prestare servizio nell’ambito della Protezione Civile (come Ufficiale di Collegamento Regione Lombardia – Stato Maggiore Difesa).

 

 

 

L'angolo della vanità