La gara di pattuglia

Personaggi: Raffaele (Lucio), Bruno e gli altri componenti la pattuglia






La località: Appennino Modenese;
L'epoca: circa cinquant'anni fa;
La circostanza: gara di pattuglia;
Gli attori: gli occupanti di una tenda: (nell'accampamento).
Come sempre, sveglia all'alba o quasi; tempo splendido, colazione a buffet; pattuglie pronte e scalpitanti, pronostici che si intrecciano…… c'è già chi pensa al ritorno. Dei componenti della mia pattuglia ne ricordo solo uno: Bruno, prototipo classico dell'atleta: fisico armonioso, leggero, agile e scattante….. contiamo molto sul suo contributo per sperare nella vittoria.
Partiamo. Abbiamo tanta rabbia in corpo e corriamo, corrìamo. Dopo un lunghissimo tratto(!) a spron battuto (4-500m.). Bruno fora(!): meglio un cavallo, datemi un cavallo che questa maledetta montagna.
Mi carico il suo fucile sulle spalle e corriamo, corriamo e sudiamo; ce la mettiamo tutta, sperando in un buon piazzamento .
Improvvisanente, a poche centinaia di metri da noi, scorgiamo le prime tende del campo; ci ricomponiamo, restituisco il garand al legittimo proprietario e, "colpo di classe", ordino di superare il traguardo cantando con tutto il fiato rimastoci in corpo (esentato Bruno). Un arrivo trionfale e, soprattutto, un tempo fantastico!
Pregustiamo la vittoria ed attendiamo impazienti il pomeriggio per conoscere l'ordine di arrivo ufficiale. Ci siamo! Siamo PRIMI, ma c'è un ma: siamo squalificati per arrivo "rumoroso" e per "schiamazzi"!
A questo punto non ricordo più nulla; ricordo solo che quella notte non dormii in tenda, ma su di un albero, mentre Bruno e gli altri occupanti della tenda mi cercavano disperatamente per un "chiarimento".
Dopo quasi cinquant'anni, mi chiedo ancora oggi, cosa c'era da chiarire.....!

P.S. Mentre scrivo queste brevi note, vi abbraccio tutti con affetto e nostalgia, ricordandovi che conta più partecipare che "vincere”!
(Attenzione! a casa non ho alberi!).