Dal diario del viaggio in Irlanda di
Duilio Arzilli
26 GIUGNO - 1 LUGLIO 2002
Quest'anno si è deciso, nelle auree sedi romane, di organizzare un viaggio in Irlanda.
In Irlanda? Sì, perché il nostro Capo Corso ha avuto la felice idea di abbandonare baracca e burattini in Italia per andare a vivere proprio lì, vicino a sua figlia.
Così siamo andati a "trovarlo" tra le verdi praterie.
Siamo partiti da Roma la mattina del 26 giugno per raggiungere Dublino, da dove ci siamo trasferiti subito in pullman a Galway, sulla costa atlantica occidentale.
Di qui siamo partiti il giorno dopo per una escursione nella regione incontaminata di Connemara, tra le sorprendenti bellezze naturali in cui i colori, in toni pressoché infiniti, sfumano in mille riflessi che si disperdono nella rigogliosa vegetazione. Attraversando i moltissimi villaggi costieri ed interni, abbiamo raggiunto Kylemore. Qui, incastonata in una splendida cornice di rododendri, sulle sponde del lago omonimo, sorge l'abbazia di Monache benedettine, ex residenza di un antico mercante, che volle tutto quel grandioso complesso "in capo al mondo" per sua moglie.
Il giorno dopo è stato dedicato alla regione del Burren: vero e proprio deserto lunare, dove tutta l'acqua dell'Irlanda sembra essere evaporata e laghi e fiumi sembrano essersi rifugiati nella profondità della terra. Cromwell il primo invasore dell'Irlanda ebbe a dire di questa regione - con una delicatezza che tutti gli irlandesi ricordano - che non vi era acqua per annegare un uomo, né albero per impiccarlo, né terra per seppellirlo .
L'escursione si è conclusa con la visita ad un "dolmen" ed è proseguita per le scogliere di Mober per godere della suggestiva visione dell'enorme bastione contro le forze dell'Oceano Atlantico.
Si è rientrati poi a Galway dove la serata si è conclusa con un bello spettacolo di danza irlandese.
Il giorno 29 ci siamo trasferiti a Dublino attraversando, all'interno dell'isola, verdi praterie e centinaia di corsi d'acqua, per raggiungere la zona di Clonmacnoise famosa per il suo antico centro monastico. Una vasta area conventuale cinta da mura che racchiudono innumerevoli tombe, rovine e croci celtiche di epoca paleocristiana e medioevale, la cattedrale ed altri templi minori.
In zona non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di una visita alla distilleria di Kilbeggan, ancora funzionante in tutto il suo antico splendore, seppur riservata ormai solo a scopi turistici.