La pagina personale di
Raoul Ceracchi

Le tre foto hanno colto alcuni momenti della mia vita da accademista:
. nella foto di sinistra del 29 maggio 1958 sono in compagnia dell'indimenticabile Stefano Conio nell'aerodromo di Modena;
. nella foto di centro sono con Giuseppe La Bua a Firenze in occasione della sfilata del 2 giugno 1958;
. la foto di destra è stata scattata il 6 luglio 1959 al Ristorante "Vecchia America a Roma, in occasione del viaggio di istruzione, in compagnia dell'indimenticabile Luigi Urbino, di Giuseppe Ingallati e del "grandioso" Albano Crisanaz.

Per quanto riguarda i miei dati personali:
ho prestato servizio a:
. Lucca: XII Deposito Misto;
. Civitavecchia: Scuola di Guerra;
. Messina: Ospedale Militare;
. Perugia: Ospedale Militare e Legione Carabinieri;
. Anzio: Centro Informazioni e Difesa Elettronica;
. Roma: Comando Generale Arma Carabinieri,
per complessivi 36 anni di cui oltre 20 nell'Arma dei Carabinieri, che ho sempre nel cuore come unica Istituzione (mio fratello e mio figlio sono carabinieri);
Mi sono congedato il 19 maggio 1993 per ragioni di salute di mia moglie (ha dovuto mettere un pacemaker) ed altri .... che potete bene immaginare.
Faccio parte dell'Associazione Naz. CC in congedo quale socio effettivo.
Sono filatelico... a tempo perso e conh scarse speranze.
Amo i viaggi, anche all'estero, con la famiglia.
Ho un solo figlio che può già vantare quasi 20 anni di servizio.

Sto scrivendo queste note ascoltando l'Inno Nazionale ed altre marcette per le prove che il 2° Rgt Granatieri sta effettuando per il ritorno della Bandiera (e del Reggimento) a Spoleto.
Ho la fortuna di abitare ad appena 200 metri e posso godere della vista della Bandiera sull'asta, delle palazzine e del campo sportivo della Caserma.
La marcetta cara ai Granatieri è la stessa che suonavano quando, giovani allievi, andavamo alla Messa a San Domenico.
Tra una ventina di giorni mi dovrò operare per un malanno di cui soffrono i non più giovani come me; sarà una cosa un po' lunga e, soprattutto, noiosissima.
Vi abbraccio con tutto il cuore,

Raoul Ceracchi