La pagina personale di
Alberto Buratti


Cinquanta anni sono un periodo di tempo di cui sembra difficile cogliere il limite, quasi una vita intera.
Eppure nel 2007, a Dio piacendo, si arriverà al cinquantennale dell’ingresso in Accademia degli allievi ufficiali del 14° Corso.
Arrivammo a Modena in un’Italia ancora ferita dalla seconda guerra mondiale e vi ritorniamo in una situazione totalmente diversa, forse migliore per certi aspetti, ma per noi allievi del 1957 priva di quelle pulsioni, di quelle idealità che ci avevano portato a varcare il fatidico ingresso dell’Accademia.
Ma questo è il corso delle cose e i rimpianti per la giovinezza trascorsa e le aspettative remote svaniscono di fronte all’evolversi ineluttabile dei tempi.

Per quanto mi riguarda personalmente, dalla natia Romagna finito fra i nuraghi di Sardegna, ho avuto una vita familiare felice, una moglie, Anna Maria, affettuosa e sensibile, due figli, Carlo e Maria Grazia, e due nipoti, Laura e Alberto (omonimo), su cui riversare il mio affetto.

Sarà una grande rimpatriata questo cinquantennale, ci sarà la gioia di ritrovarsi e rinverdire le emozioni di un tempo, il ricordo dei colleghi che ci hanno lasciato, tutto questo fra le mura di quell’Accademia, maestra di vita, che ci vide entrare giovani di belle speranze ed uscire con la consapevolezza di essere ufficiali di una nazione, l’Italia, cui dedicare le nostre migliori energie ed il nostro costante impegno.